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domenica 18 settembre 2016

Il fondamentalismo pseudocinofilo

Mi capita sempre più spesso di leggere o ascoltare commenti di persone "sempre nel giusto" che salgono sul pulpito per condannare gli obbrobri altrui ergendosi ovviamente come fulgido esempio di come ci si comporta. Le condanne di solito non vengono espresse con discrezione e educazione, ma sono categoriche e se possibile anche insultanti.
Questo capita in più o meno tutti gli ambiti e tutti gli argomenti. Vista la natura di questo blog, mi soffermo un attimo su quanto riguarda ilmondo canino.
Vorrei dire cinofilo, ma direi che di "amanti dei cani" se ne vedono pochi tra questi giusti e puri.
Voglio dire, l'impressione che ho spesso, leggendo questi commenti (poi mi dilungo anche sul tipo di commenti) è che più che il bene della propria bestiolina pelosa, quello che conta è il ruolo che detta bestiolina ha come cemento per il proprio ego e la propria autostima. Cioè il cane serve per sentirsi ganzi. La mia impressione è che poi al cane come essere vivente poco si pensi.

Cosa mi ha scatenato questo post? L'ultimo di una troppo lunga serie di commenti. In un gruppo FB (comincio a pensare che senza FB questo blog non sarebbe mai nato..... che inesauribile fonte di spunti che è...) una ragazza ha pubblicato la foto del compleanno del suo cane. Nella foto c'era il cane con espressione beata, e tutti i regalini ricevuti attorno a lui. Tra questi regali dei biscotti di una diffusa marca, di quelle più comuni che si trovano in tutti i supermercati.
Una di queste benpensanti, invece di fare come si fa sempre, e cioè lasciare gli auguri o il sorrisino o il mi piace per la ricorrenza, ha pensato bene di commentare criticando ferocemente questi biscotti. (Cioè, vediamo di mettere un pò di ira e negatività in questa ricorrenza che mi pare troppo buona??).
Ok, una purista dell'alimentazione.
Alla critica, la proprietaria del cagnone risponde spiegando come ci sono arrivati i biscotti tra i regali: Questo cane pacioccone, è uno di quelli che hanno salvato vite scavando tra le macerie di Amatrice. Essendo un cane pacioccone e simpatico è diventato un pò il beniamino di tanti bambini. Due di questi hanno voluto ringraziarlo per tutto il bene fatto regalandogli dei biscotti, che gli hanno spedito.
Io personalmente avrei fatto le foto con i biscotti in primissimo piano.
La nostra fondamentalista, invece di soprassedere ha pensato bene di ribadire con linguaggio non esattamente oxfordiano il suo disappunto, affermando infine fermamente che lei mai e poi mai avrebbe dato queste porcherie al suo cane(il termine da lei usato era molto meno educato di "porcherie").

Allora, siamo tutti d'accordo che certe ditte commerciali non sono proprio il massimo come regime alimentare di un cane. Ma a parte il fatto che come uno decide di nutrire il proprio cane resta sostanzialmente un fatto suo e del suo cane, ma qui si parlava di biscotti!!  Cioè, il premiuccio, la cosina sfiziosa una tantum, non il cibo che mangia quotidianamente o regolarmente tutti i giorni!!

Voglio dire... ma voialtri puristi, un accidente di pane e nutella non l'avete mai mangiato? Ma davvero vi nutrite esclusivamente di broccoli bolliti e senza condimento?? Ma per davvero quando pensate al pranzo vi fissate solo sulla dieta data dal nutrizionista escludendo ogni sfizio, ogni soddisfazione e misurando tutto? Ma come vivete.. una brioches a colazione non ve la concedete mai? Una serata al ristorante, una schiacciata, un primo bisunto. Mai mangiati tortellini alla panna, una quiches, una crostata o tartine con burro e salmone... e che caspita!
Ma se per voi una gratificazione del gusto ogni tanto ci sta, perchè mai il vostro cane deve rinunciare a qualcosa di sfizioso ogni tanto..

Io sono la prima ad essere d'accordo che il cane deve esser alimentato con cibi giusti, sani, adatti a lui.
Non per nulla i miei cani mangiano seguendo la dieta BARF.
 Mangiano.
I pasti.
L'alimentazione quotidiana.
Ma il bocconcino ogni tanto, che nulla ha a che vedere con la filosofia BARF ci sta tutto.
Ed in ogni caso... i MIEI cani mangiano BARF perchè IO penso che sia l'alimentazione più corretta per dei carnivori opportunisti quale sono i cani.
Ma personalmente mi sentirei alquanto ridicola a pretendere che i TUOI cani mangino barf perchè IO credo sia giusto.
Io sono convinta. Quindi se capita di parlarne, ti spiego perchè io nutro i miei cani in questo modo, e cerco di illustrarti quali sono i benefici. Dopodichè tu se sei convinto di come nutri i tuoi cani mi spiegherai i tuoi motivi.
Ma non ti insulto ne ti accuso di odiare il tuo cane, ne pretendo che a gente come te i cani dovrebbero esser tolti se tu persisti con le tue idee....
Io sono filo barfista, tu sei crocchettaro convinto. Ok, secondo me sbagli. Secondo me è un alimentazione poco opportuna e spesso nociva. Secondo me il cane dovrebbe mangiare secondo natura, e la Barf permette di bilanciare bene tutto ciò che serve al mio amico a quattro zampe.
Secondo te no. Secondo te il cibo industriale è bilanciato, quello naturale no. Secondo te sono fissazioni. Secondo te è l'unico modo corretto di nutrire il tuo cane. Il tuo veterinario garantisce che è l'unico modo per far mangiare in modo bilanciato il cane e tu sei d'accordo.
A questo punto, se siamo persone intelligenti e sensate possono succedere sue cose.
a) Uno dei due si convince che forse l'altro non ha torto, e magari prova a cambiare linea di pensiero.
b) Ognuno resta sulle proprie convinzioni, tu continui a dare crocchette al tuo cane, e in cuor tuo continui a pensare che io sbaglio e che mi complico la vita inutilmente con la Barf; io continuo ad essere barfista ed in cuor mio continuo a pensare che il tuo cane sarebbe più soddisfatto con la barf.
Tu non mi insulti, ed io non insulto te. In buona sostanza entrambi conveniamo che visto che i nostri cani stanno tutto sommato bene, quello che pensiamo su come nutrirli riguarda solo noi.
Nessuno parte a fare crociate.

Oppure, senza finire in filosofie alimentari.. tu pensi che i biscotti per cani vanno fatti in casa ed io invece non vedo perchè complicarmi la vita e li compro già fatti.
O cambiando argomento, io penso che il cane dovrebbe esser portato a spasso con la pettorina, e tu pensi che invece sia d'obbligo il collare. (vi assicuro che si stanno scatenando guerre anche su questo argomento....).
Tu pensi che il cane non debba mai esser comprato/venduto io invece penso che se tutti comprassero i propri cani ci sarebbero meno abbandoni.
Io penso che l'allevamento e la selezione delle varie razze sia un approccio corretto per mantenere le diverse tipicità, e che pedigree e esposizioni siano cosa buona e giusta, e tu pensi che se il cane assomiglia ad una razza è di quella razza e che i pedigree siano una cosa da snob e le esposizioni siano da eliminare in quanto non portano alcun beneficio ai cani ma servono solo per nutrire l'ego dei padroni
(sto prendendo affermazioni a caso lette qua e la....).

Queste sono sane discussioni, sono diversi punti di vista che si può condividere oppure no.

Tra persone sensate e equilibrate, tali rimangono. Possono esserci toni più accesi o più pacati. Ma la cosa finisce li. Magari io mi infervoro per difendere il mio punto di vista, cito illustri illuminari dell'alimentazione, del comportamento o di quel che riguarda l'argomento della discussione. Porto magari con veemenza le mie esperienze a favore del mio punto di vista (e dopotutto se sono convinta di qualcosa si suppone che io  quel qualcosa lo abbia sperimentato....). Chiuso li.

E poi ci sono i fondamentalisti pseudocinofili.

Quelli per cui se dai quelle schifezze crude, se dai le ossa, sei idiota, sei infame, ammazzi il tuo cane,"maturenditicontodeibatterideivirusdellemaledizionideifulminidigiovepluviochebuttisultuocanerazzadiincompetente! IN GALERA DOVRESTI ESSERE" seguiti ovviamente dal "IO al mio pucciottodolcissimocagnettoamoredimammaediziacheguaiachilotocca e iosichechemiprendocuradiluimicacometedisgraziato*******maidareicosecomequelleiosichevogliobenealmiopeloso"
Quelli per cui se dai le crocchette odi il tuo cane, ma neanche da lontano lo dovresti vedere "saicheschifezzecisononutrileindustriecheusanocarniradiattivechedicarninonceneanchelombramentreèpienodispazzaturachediotifulminiedirifiutideidemonidegliinferirazzadisuperficiale!!!!! DOVREBBERO TOGLIERTI IL CANE" e anche in questo caso il seguito è sempre "IO al mio cane che è un cane serio do la barf/casalinga/carnecrudasolodidrago/nuovadietarivoluzionaria e guai a chi non fa come me"
Quelli che La pettorina distrugge le articolazioni è solo una nuova moda e tu sei un disgraziato che rovina i cani, ma chi te loha affidato, ma chi ti insegna ste cose assassino, idiota, ma datti all'ippica!
Quelli che il collare provoca danni alle vertebre sicuro garantito, provoca SEMPRE lesioni alla trachea ma come ti salta in mente di torturare il cane in questo modo tu non educhi torturi ma datti all'ittica!!
In altri termini, qualunque sia l'argomento che si tratta, sono quelli che "Esiste un solo modo per fare questa cosa ed è il modo che uso IO; chi non è d'accordo merita solo di essere insultato e maledetto".
E sono quelle persone che intervengono dovunque, a proposito ma molto più spesso a sproposito, in post che parlano di tuttaltro ma in cui c'èuna virgola,una foto, un accento che potrebbe vagamente ricondurre alla mia crociata e quindi intervengo pesantemente possibilmente con termini volgari e magari insultando.

Quelli che non pensano, ma prendono una teoria sentita da qualcuno, che probabilmente parla con cognizione di causa e ha validi argomenti per sostenere il suo punto di vista. Questa teoria viene provata e nella mente del fondamentalista pseudocinofilo diventa l'unica verità assoluta. Diventa La Crociata. Diventa il puntello del mio ego e della mia autostima. Ilcervello si spenge e la banalissima considerazione che magari per tutto ci possono essere vari punti di vista, che magari quello che è perfetto per il tuo cane non lo è per altri mille cani, che magari quello che funziona con mille cani con il tuo non funziona, che magari I CANI SONO ESSERI VIVENTI, DOTATI DI INDIVIDUALITA' E DIFFERENZE e non manichini o robottini che hanno un singolo programma che li fa funzionare e qualunque deviazione del programma li distrugge, diventa una bestemmia da cancellare a suon di insulti.
Quelli che pensano che "avere un pò di elasticità" voglia dire fare tanto Yoga.

Perchè se io sono convinta, allora DEVE essere l'unico modo giusto di fare le cose. Se no vuol dire che io mi sono tanto dedicata per tanto tempo a qualcosa di sbagliato??
Perchè se io sono convinta, allora chi non fa come me è in malafede.
Perchè se io faccio così allora questo è il solo modo per fare qualcosa.

Io vorrei consigliare a questi fondamentalisti pseudocinofili di aprire un pògli occhi. E di osservare. Senza giudicare, senza pensare a cosa è giusto o sbagliato, semplicemente osservare il loro cane, come si muove, come "parla", come si comporta, cosa gli piace, cosa non gli piace. E di osservare gli altri cani, come si muovono, come giocano, come è il pelo, come stanno. Come è il rapporto con il loro umano. Se lo amano e se sono amati. A prescindere da cosa mangiano. A prescindere dal collare o dalla pettorina. A prescindere da quale filosofia di educazione seguono.

martedì 30 agosto 2016

Cani di tutti i tipi. Ecco perchè non nascono uguali.

 




PREMESSA: Quando io parlo di aggressività nei cani, NON INTENDO cani pazzi che addentano qualunque cosa che si muove! In questo caso parlerei di pazzia, non di aggressività. 
L'aggressività è tuttaltro. E' una parte del carattere che può essere più o meno sviluppata, a seconda del compito che il cane è stato selezionato a fare. Una razza dotata di aggressività NON è una razza di cani cattivi.
Non è un difetto. Che sia chiaro!


Come sempre trovo spunto dalle chiacchere altrui.
E devo dire che Facebook è una fonte di spunti favolosa.

Quindi per mantenere la mia tradizione, il post nasce da un affermazione letta nella risposta ad un post su uno dei tanti gruppi di cinofili.

"I cani .... nascono tutti nella stessa maniera, è la famiglia in cui crescono che fa la differenza..."

Uhmm

Ma allora la genetica è un opinione... sbagliata per di più. La selezione (e non parlo di allevamento moderno) è un fatto di casualità.
Cioè i pastori potevano selezionare dei bloodhound invece di arrivare alle varie razze da pastore, o i cacciatori potevano selezionare il carlino, tanto poi conta come lo tiri su, no?

Parliamone.
Le varie razze canine, nascono perchè svariato tempo fa a qualcuno servivano dei cani che svolgessero un determinato compito. E quindi, partendo dal cane originale ecco che col tempo si arriva alle diversificazioni. Per lo più era la funzione per cui serviva  il cane e non l'aspetto a dirigere la selezione.
Ma di fatto certe caratteristiche fisiche sono ottimali per certe funzioni, e da qui si sono poi fissati i caratteri da cui sono partite varie razze.
Altrettanto vale per il carattere. A seconda dell'uso venivano scelti, usati e fatti riprodurre i soggetti con le caratteristiche più idonee a certi compiti: Capacità di collaborare oppure aggressività, oppure predatorio oppure...... tante e tante altre.
Faccio alcuni esempi piuttosto banali.
Partiamo dal cane da pastore... allora.. verrebbe da dire che le razze da pastore sono tutte uguali. Devono condurre le pecore senza mangiarle.
Ebbene... No.
In Scozia non hanno grossi predatori. Quindi quello che serviva era un cane che conducesse le pecore, senza la necessità di difenderle.
Collie Rough Giro di Boa di Cambiano - Bobo - al lavoro con le pecore
Unico nemico del gregge era l'uomo. L'uomo non attacca una singola pecora per mangiarsela li per li. L'uomo se è nemico del cane da pastore è perché è li per rubare le pecore. Il cane non deve aggredire, a rischio di farsi neutralizzare e lasciare campo libero ai ladri. Meglio un cane diffidente, che nel caso si butta correndo e abbaiando LONTANO dal predatore, e in mezzo al gregge, ottenendo così di sparpagliare le pecore ed impedire un grosso furto. Passato il pericolo poi le pecore si potevano raggruppare di nuovo.  Ergo, i pastori dell'epoche andate in Scozia facevano riprodurre quei soggetti che istintivamente avessero la necessaria diffidenza unita ad un immancabile istinto da pastore. I cuccioli che venivano poi cresciuti, usati e fatti riprodurre erano quelli che meglio soddisfacevano questa aspettativa. Gli altri no.

In Italia, e per la precisione in abruzzo e in maremma,  c'erano i lupi. Potevano fare gravi danni mangiandosi le pecore. Un cane che le sparpagliasse avrebbe solo aiutato i lupi nella loro caccia fornendo
loro gentilmente individui isolati e facili da predare. Ai pastori serviva un cane di mole robusta, e che associasse all'istinto del pastore una buona dose di possessività e aggressività. In pratica un protettore. Un cane che non esitasse a battersi col predatore (il lupo). I cani da pastore avevano al collo un collare con le punte rivolte all'esterno, per evitare che i lupi li mordessero alla gola. Perché dovevano essere cani in grado di combattere e vincere  contro un lupo. Un cane poco aggressivo non l'avrebbe fatto. L'aggressività non è un difetto, è una qualità del carattere.

I Cani da Pastore Scozzesi lavoravano prevalentemente in collaborazione stretta col pastore, per guidare il gregge, dividerlo, isolare una pecora, condurre le pecore nel recinto o attraverso cancelli.
I Pastori Abruzzesi e i Pastori Maremmani usavano i loro cani da pastore per i lunghi spostamenti da un pascolo all'altro, e  lasciavano le pecore sole con i cani. I cani dovevano essere in grado di prendere decisioni autonome. Quindi già qui vediamo due tipologie di razze che dai tempi antichi vengono selezionate si per lo stesso compito (badare alle pecore) ma con finalità e con caratteri profondamente diversi. Pretendere che un pastore Maremmano Abruzzese abbia la stessa indole dei vari Pastori Scozzesi è assurdo.

Il Maremmano ha caratteristiche completamente diverse. E' un grande cane proprio per la sua indipendenza, dignità e forte propensione a difendere e proteggere la sua proprietà (i cui confini non è detto che corrispondano ai confini che decidiamo noi umani....) e il suo gregge. Cercare di prevaricarlo, di sottometterlo, di rinchiuderlo e farlo diventare un cane da divano docile e obbediente potrebbe avere l'effetto di acuire la sua aggressività.



Il Collie o cane da pastore scozzese  (Lassie per chi non conoscesse la razza col suo nome. A dire il vero ci sono più di una razza da pastore scozzese, ma tutte affini al Collie anche se con caratteristiche e carattere leggermente diverso, come il Border Collie o il Bearded Collie) è un cane abituato al
Smooth Collie al lavoro.
Timonan Yoanna Yolande (Hulla) di proprietàAllevamento Casabocci
contatto
e alla collaborazione. E' un cane con un bassissimo tasso di aggressività. E' un cane che magari abbaia, che magari è diffidente con chi non conosce. E' un cane che non ha problemi a vivere in famiglia e ad eseguire compiti vari che gli vengono affidati. E' un cane selezionato per obbedire prontamente a ciò che diceva il pastore.

Cioè, cercate di immaginare un gregge che deve essere condotto in un imbuto e fatto passare attraverso un cancello. Il pastore grida al cane di girare a destra e quello... si ferma, ci pensa, e magari decide che non è il caso, mentre le pecore vanno a zonzo per il prato... Ammettiamo che come conduttore non sarebbe stato un grande aiuto. Quindi, un cane da pastore selezionato per obbedire.

E quando dico obbedire non intendo cieca obbedienza, è sempre un cane con decisa personalità e grande dignità. Ma se cresciuto e addestrato nel modo giusto, con rispetto, e con l'idea che l'uomo e il cane stanno collaborando e non che il PPADRONE ordina e lo schiavocane esegue, è un cane che fa quello che gli si chiede. E' nato per questo. E' stato selezionato per essere così. Solo così era funzionale al compito a cui era destinato.




E parliamo ora di cani il cui compito era esclusivamente quello di difendere il padrone e/o la proprietà. Questi cani erano selezionati con un alto indice di aggressività, alta possessività, alto senso del territorio. Qualunque minaccia doveva essere combattuta. Non ci si fermava a parlarci.
Erano a volte nell'antichità razze selezionate per la guerra. Per aggredire altri uomini.
Non ci si può aspettare che non fossero fortemente aggressivi.

I
 I cani selezionati per la difesa personale, devono avere un naturale attaccamento al padrone, sono cani che soffrono se tenuti isolati. Vivono per il padrone. Sono stati selezionati così. E sono terribilmente aggressivi verso qualunque minaccia al padrone.






Cani nati per la difesa della proprietà, dovevano avere una fortissima territorialità. Il loro territorio è inviolabile. Chiunque entra se non amico va aggredito. Difendono la proprietà, il territorio. Non serve che siano particolarmente attaccati al padrone. Sono cani che venivano tenuti in gruppo, facevano branco e vivevano fuori, non in contatto con l'umano. Non dovevano obbedire, dovevano difendere. Cani, gatti o umani estranei che entravano nella proprietà dovevano essere aggrediti. Quindi il cane da difesa della proprietà DOVEVA essere aggressivo, così come doveva esserlo solo con gli estranei.






Pincher nano - Spock - un vero sistema di allarme
Cani da guardia : non era richiesto loro di aggredire. Dovevano AVVERTIRE. Basso tasso di aggressività, alto nervosismo e indole vigile e attenta. Spesso la difesa di una proprietà era affidata ad un cane da guardia che faceva da sistema di allarme e uno o più da difesa che allo scattare dell'allarme (cioè all'abbaio del cane da guardia) scattavano a difendere.






E per ultimo lascio l'esempio che meno ci fa onore. I cani da combattimento. Cani selezionati per lottare con altri cani ed essere quanto più invincibili possibile. La pratica del combattimento tra cani non è un invenzione moderna. Ci sono razze antiche nate solo per questo scopo. Come il Bulldog inglese. La sua struttura è quella migliore per un lottatore. Le pieghe sul muso convogliavano il sangue lontano dagli occhi, la pelle spessa e abbondante rendeva più arduo per l'avversario  fargli ferite gravi. E' compatto, con ossa massicce. Non è adatto a nient'altro che a combattere. Poi una specie di coscienza è venuta fuori, molti anni fa (più di cento) alcune persone hanno deciso di riprendere questa razza, di selezionarla per eliminare l'aggressività e per farne un cane adatto a stare in famiglia. La selezione ha cambiato obiettivo, e ad oggi il Bulldog non ha davvero più niente in comune col tremendo combattente che era in origine. L'aggressività è stata eliminata e chi ha o ha avuto un bulldog sa che cane adorabile e fantastico sia da tenere in casa.
E questo è uno. Un cane rieducato, riselezionato, modificato. 
Ma per quanto il combattimento tra cani sia diventato socialmente prima e legalmente poi inaccettabile, è una pratica ancora diffusa. E ci sono razze moderne selezionate per combattere. Selezionate per essere iperaggressive, instabili, pazzoidi. Invincibili.
E' così che è nato il pittbull. Ed è una razza recentissima! Per fortuna appena diventata famosa si è provveduto a riselezionarla per eliminare le caratteristiche da combattimento.
Ma mi scusino gli appassionati di Pitbull. La razza è recentissima ed ancora più recente è la riselezione. I risultati possono ritenersi sicuri e stabili solo dopo molto molto tempo. Pochi anni non sono sufficenti a garantire che l'indole da combattimento sia del tutto svanita. Il Pittbull resta un cane che va dato a chi ha esperienza, a chi sa cosa aspettarsi, a chi sa come far crescere un cucciolo equilibrato.  Il rischio che crescendo vengano fuori tratti genetici che non c'è ancora stato il tempo di far svanire del tutto c'è.
E' tuttora un cane che potrebbe esser molto aggressivo soprattutto nei confronti degli altri cani. La sua recente selezione è stata fortemente finalizzata ad ottenere un cane che uccidesse gli altri cani. Per quanto si sia fatto finora un gran lavoro per recuperare questa razza, può ancora capitare che l'eccessiva aggressività in qualche soggetto venga fuori, e se questo succede un proprietario con la dovuta esperienza saprà come gestire la cosa, saprà come educarlo, saprà come controllarlo. E di sicuro non si farà scrupoli a tenerlo al guinzaglio quando va a passeggio, scegliendo posti poco frequentati ed orari in cui sia meno probabile incontrare molti altri cani. E starà ben attento che non gli possa sfuggire. Un neofita probabilmente no. E' solo umano tentennare prima di ammettere che il nostro amico è diventato crescendo un cane da tenere controllato, un cane cattivo, che può aggredire e uccidere altri cani. E mentre si tentenna, il cane può ferire seriamente un altro cane.
 Chi si prende un pittbull non può far finta che non sia così. Chi prende un cucciolo di pittbull deve sapere che dovrà fare un gran lavoro in modo che socializzi correttamente, dovrà sapere che è importantissimo che impari ad obbedire almeno a pochi fondamentali comandi (fermo, resta, vieniqui). E dovrà sapere che il caso che il suo cagnetto si getti addosso ad un altro cane non è escluso. Tuttaltro.

Così come è solo giusto sfatare certi miti negativi.
 Rottweiler il cane assassino, il Dobermann che impazzisce perchè ha il cranio stretto. IDIOZIE!.

Rottweiler. E' un cane da DIFESA PERSONALE. Non un pazzo assassino.


Per difendere deve si avere un innata aggressività, ma deve altresì avere la capacità di distinguere cosa è una minaccia e cosa no. Deve avere un carattere equilibrato e tranquillo; vive a stretto contatto col padrone, ricordiamolo, è stato inventato e selezionato per vivere appiccicato al padrone. Per difenderlo. Non certo per aggredirlo. La sua aggressività è una buona aggressività, parte dell'indole, è solo la caratteristica necessaria perchè il cane di fronte al pericolo reagisca difendendo e non scappando.
Un cane da difesa che aggredisse qualunque cosa che si muovesse, non sarebbe stato funzionale al compito a cui era destinato,. Sarebbe stato solo un fastidio ed un intralcio.
Pensateci un attimo... potendo prendervi una guardia del corpo, chi scegliereste tra:
a) un pazzoide che picchia tutti quelli che si avvicinano e che potrebbe dare un pugno anche a voi,
b) un uomo dolce e tranquillo e che preferisce fuggire in caso di pericolo, mollandovi li  a prenderle.
c) un uomo equilibrato che sia un amico fedele di cui vi fidate ciecamente, che sapete che non vi creerà problemi scatenando risse ogni volta che incontra qualcuno ma che si metterà sempre tra voi e chi vuol farvi del male, proteggendovi sempre.

Io sceglierei il caso c.
 E allora, dovendo selezionare un cane, che a tutti gli effetti è una guardia del corpo, secondo voi che tipo di cane viene selezionato? Un caso a, un caso b o un caso c???

Dobermann... A tuttoggi ho sentito gente che con aria di chi sa come vanno le cose declama che il cranio troppo stretto fa si che il cane crescendo impazzisca, perchè il cervello cresce e rimane compresso... Ma voglio dire, come si fa a credere un idiozia simile? A parte che il cervello non cresce, ma poi vi pare davvero che in natura sia possibile un fenomeno del genere? e allora i vari levrieri, che hanno il cranio parecchio più stretto, com'è che non impazziscono? E il Collie, il mitico Lassie, cane che nell'immaginazione popolare è il miglior amico dei bambini, il cane che non farebbe male ad una mosca.... la testa del collie è decisamente più stretta rispetto a quella del Dobermann.  E le galline?? Hanno la testa parecchio piccola... com'è che non esplode??
Per quanto poi riguarda la sua fama di cane pericoloso ed il carattere aggressivo, tutto ciò che ho detto per il rottwailer vale anche per il dobermann.

E' ovvio che si tratta sempre di razze che DEVONO avere un indice di aggressività alto. Quindi, un occhio quando siete a passeggio, perchè una lite con altri cani soprattutto dello stesso sesso del vostro può capitare. Magari non da cuccioli. E' quando diventano adulti che il lato aggressivo del carattere si manifesta. Ho conosciuto molti proprietari di Boxer e pastori tedeschi, i cui cani (soprattutto i maschi) passati i due anni sono diventati aggressivi con gli altri maschi. Non è una cosa grave. Basta saperlo ed evitare situazioni a rischio.
Inoltre basta davvero educarli correttamente con un pò di addestramento. Se il cane si abitua ad obbedirvi, non sarà un pericolo per altri cani. Se il cane si ferma ad un ordine, non litigherà con gli altri cani. Certo, di solito obbediscono solo a chi lo addestra, quindi evitate di "farli addestrare" ma lavorate con loro. Le razze da difesa sono predisposte anche a questo, a collaborare, a obbedire.


Quindi, se davvero la genetica e la selezione non sono una barzelletta, toglietevi dalla testa l'idea idilliaca che i cani come i bambini nascono uguali.
Non è così.

E' poi ovvio che anche il come si crescono ha il suo peso. Se maltrattato il cane di indole più buona del mondo può diventare un cane poco stabile e mordace.


P.S.
ripeto:Quando io parlo di aggressività nei cani, NON INTENDO cani pazzi che addentano qualunque cosa che si muove! In questo caso parlerei di pazzia, non di aggressività.
L'aggressività è tuttaltro. E' una parte del carattere che può essere più o meno sviluppata, a seconda del compito che il cane è stato selezionato a fare. Ed è un lato del carattere del cane tranquillamente controllabile con una corretta educazione.
Non è un difetto. Che sia chiaro!

mercoledì 22 giugno 2016

Quando arriva un cucciolo


Ieri mi è capitato di parlare con una famiglia in procinto di prendersi un cucciolo. Anzi, una cucciola.
Li conosco già da qualche tempo, sono in tre. Papà e figlioletto appassionati di cani, mamma terrorizzata dai cani.
La componente maschile e cinofila alla fine ha vinto, e la cucciola è in procinto di arrivare.

Per fortuna della mamma, si sono rivolti ad un allevatore responsabile, che sentiti i problemi della mamma sceglierà per loro la cucciola più tranquilla e remissiva della cucciolata.

La conversazione avuta con loro mi ha dato uno spunto per questo post. Come si può intuire è rivolto soprattutto a chi si sta per prendere il primo cane, quindi non ha grande esperienza su cosa aspettarsi da un cucciolo.
Non ho intenzione di spiegare come educarlo o come gestire il cucciolo mentre cresce. Magari di questo parlerò in qualche post futuro. La mia intenzione adesso è di considerare l'accoglienza al cucciolo e più o meno le aspettative che ci possono essere.

Da questa famiglia campione abbiamo subito due diverse aspettative: I cinofili che si aspettano un tenero batuffolo con cui giocare e che non da nessun problema, il ragazzino che vede le potenzialità di gioco, il papà che sta già programmando regole.
La non cinofila si aspetta solo disastri, mobili fatti a pezzi, divani rosicchiati, pipì dovunque e cucciolo che le salta addosso e la morde continuamente..
Fondamentalmente sono in errore tutti e tre.
Quando si prende un cucciolo, si deve tener ben presente che non è MAI tutto bello o tutto brutto. Possiamodire che son tutte rose e fiori solo se teniamo ben presente che le rose hanno pure le spine. Ma le rose ci sono, prendersi un cucciolo non è MAI solo spine.
Quindi cerchiamo di chiarirci un pò su cosa vuol dire aggiungere un membro canino alla famiglia, e nello specifico un membro nella prima infanzia.


La tendenza di solito è quella di dire "insegnerò al cane da subito cosa può fare e cosa no, basta urlargli no quando sbaglia, basta fare questo o quello.... " Eh bè... no.
Da subito la cosa da fare è stabilire e capire le persone umane come devono comportarsi. I primi su cui agire sono proprio i membri della famiglia. Quindi le prime regole sono per gli umani. Quelle per il cucciolo vengono dopo.
Tanto per cominciare:
Un cucciolo che arriva avrà bisogno intanto di qualche giorno per ambientarsi, tenete presente che si sentirà solo e spaesato. E' importante che abbia da subito un posto suo, dove rifugiarsi ed esser lasciato in pace.
è stato appena separato dai suoi fratelli e probabilmente
Va bene fargli tante coccole, ma sbatacchiarlo di qua e di la (e se ci sono bambini incasa è probabilissimo che cerchino di sbatacchiarlo da subito) non va bene. Serve solo a spaventarlo e spaesarlo di più.
 Quindi per prima cosa tutti gli umani devono aver ben chiaro come accogliere il nuovo cucciolo. Sono loro che devono sapere come comportarsi. Se i bambini come è naturale vogliono giocare, procuratevi qualche giochino da cani prima di prendere il cucciolo, e i bambini potranno far giocare il piccolo peloso con quelli, senza prenderlo continuamente in braccio e senza afferrarlo bruscamente per giocare "alla lotta". procurarsi un gioco che possa esser tirato e che il cane possa mordere e tirare dopo che lo ha preso, in questo modo non morderà e tirerà le maniche e i pantaloni dei padroni.

Tenete presente che per il cane è del tutto naturale prendere qualcosa in bocca e tirare per giocare. Se poi questo qualcosa sarà un gioco pensato apposta per quest'uso, o se saranno braccia e vestiti sta a voi stabilirlo.
Evitate di urlare e fare troppa confusione appena arriva, lui ci sente benissimo, molto meglio di noi, e i rumori forti lo frastorneranno e basta. L'allevatore avrà provveduto a dare le prime indicazioni su cosa mangia, a cosa è abituato. Seguitele. Il tempo per cambiare le abitudini ed adattarle alla vita in famiglia non mancherà. Ma i primi giorni lasciatelo ambientare.

Quindi, educhiamo prima i membri della famiglia, e poi il cane.

Decidete da subito cosa vi da fastidio e cosa invece potete concedere come vizio, se leggete il mio post su come viziare i cani capirete cosa intendo....
Faccio un esempio: Prendiamo la famiglia di cui sopra... E' ovvio che la mamma NON VORRA' assolutamente far salire il cane sul suo letto. A lei darebbe veramente fastidio, quindi il cane verrà abituato da subito che nella camera della mamma non si entra. Probabilmente la mamma cercherà di far si che il cane non entri neanche nella camera del figlio... ma.. siamo sicuri che sia la cosa giusta? Se al ragazzino non solo non da fastidio, ma anzi è una cosa piacevole avere il cane che dorme ai piedi del letto (o magari sui piedi del padrone e sopra al letto...) perchè impedirlo? Bastano poche semplici norme igeniche per rendere la cosa possibile. Una salviettina con cui pulire le zampe del peloso quando entra in casa e frequenti spazzolate.
Altro caso, il divano... ovviamente la mamma non vorrà che il cane salga sul divano o sulle poltrone... e visto che questo sarebbe un vizio molto fastidioso è assolutamente da evitare. Quindi la parte cinofila si dovrà rassegnare a guardarsi la tv senza abbracciare il cane. Oppure a trovarsi una soluzione di compromesso, tipo un grosso cuscinone, comodo, dove cane e padrone possono stare assieme.
In pratica, si vizia l'umano permettendogli di stare sulla "poltrona" del cane....
Il cibo a tavola? Direi proprio no se anche ad un solo membro della famiglia da fastidio avere il naso umido puntato su una gamba mentre mangia.
In sintesi, qualunque cosa possa avere un compromesso va bene, qualunque cosa dia molto fastidio ad uno o più membri della famiglia va evitata. Sta agli umani ragionare e capire cosa si può permettere e cosa no. Basta affrontare le cose con mente aperta, ostinarsi a dire no a tutto otterrà discussioni continue anche quando i no saranno più che giustificati. Per contro, la dove non ci sono soluzioni di compromesso sta ai membri che concederebbero di più rendersi conto che se qualcosa da fastidio allora quel qualcosa andrà evitato. Insistere per avere tutto avrà come conseguenza un NO su tutto, compreso ciò che potrebbe invece esser concesso.

E il cucciolo? Pensiamo ora a come accoglierlo. Ho sentito "rassicurazioni" del tipo "non ci sono problemi, appena ti salta addosso urli "NO!", appena cerca di mordere qualcosa subito NO! non appena rosicchia subito un secco NO! Se fa i bisogni in casa un urlata (il solito NO)...
Praticamente urlare NO tutte le volte che il cucciolo si coporta da cucciolo o da cane. Bloccarlo quando gioca, quando esprime la sua esuberanza da cucciolo.. Che sistema grandioso! Quello che ci vuole per avere un cane isterico, insicuro, instabile.
Quindi di nuovo, si agisce non sul cane ma sugli umani.... E cari umani, tenete sempre, sempre presente che avete preso UN CANE! E come tale si comporta.
Se il cucciolo ti salta addosso (e lo farà! Potete scommetterci) e voi non volete, tenete a portata di mano il suo giochino, appena vi pare che intenda mettere le sue zampette su di voi distraetelo facendogli rincorrere il gioco. Se insiste va bene un no, detto senza urlare, senza arrabbiarsi,  spostandolo dolcemente finchè le sue zampette non tornano a terra. Appena il cucciolo è di nuovo saldamente sulle 4 zampe (tutte e 4 a terra..) allora tanti complimenti, carezze e coccole. 
Se il cucciolo rosicchia le zampe delle sedie, procuratevi un bel ramo grosso, o meglio ancora un enorme osso di stinco (non deve poterlo rompere o ingoiare.... ) e dateglieloSostituite l'oggetto da non rosicchiare con qualcosa che può tranquillamente rosicchiare. Un osso oltretutto è sicuramente più appetitoso della gamba del tavolo, e la funzione di sollievo ai denti che crescono è lo stesso.
.
Tenete presente che nel periodo di cambio denti e anche per un pò dopo che li ha cambiati, per il cucciolo è una necessità rosicchiare qualcosa. Un pò come per i bambini quando mettono i dentini... Quindi non pretendete di farlo star buono, ma semplicemente fate si che rosicchi qualcosa di appropriato (e cioè qualcosa a cui non tenete....)
Il concetto è sempre di sostituire le cose che non volete che vengano danneggiate con cose che possono essere danneggiate, e mai di sostituire un comportamento secondo voi dannoso con un comportamento per voi non dannoso. Almeno per quel che riguarda quelle che sono le sue necessità.
Il cucciolo troppo esuberante, che vi addenta i pantaloni e le mani per giocare, andrà abituato a non mordere. Intanto con il solito giochino, tipo corde annodate o stracci o altro che può mordere. Poi interrompendo il comportamento sempre con dolcezza, portandolo poi ad un comportamento non del tutto differente ma non dannoso. Il cucciolo ha bisogno di sapere quali sono i suoi limiti, ma non è necessario essere eccessivamente duri, urlare o punire per farglielo capire.
Per concludere, ribadisco: Siete voi, gli umani, che avete il compito di capire e di educarvi all'arrivo del cucciolo, e non lui a dover sapere da subito cosa può o non può fare.
Mio consiglio personale poi è sempre di non agire PER PRINCIPIO; Questo non si fa perchè no. I vizi sono quei comportamenti che A VOI non piacciono. Quelli che vi stanno bene, e che vi piacciono non sono vizi. Quindi, anche se qualcosa ritenete per principio che sia sbagliato, ma in realtà a voi non dispiace, anzi, probabilmente fa piacere a voi quanto al cane, allora lasciateglielo fare. Lui si adeguerà alle regole e ai comportamenti della famiglia.... fatelo anche voi.

lunedì 20 giugno 2016

Ah! L'amore... Quando la cagna è in calore

Quando la nostra cagnetta è in calore... che goduria!
Portarla a passeggio attenti agli "attacchi" di maschietti che vorrebbero sedurla (lasciando poi a noi la gestione di una cucciolata inopportuna..), farla uscire in giardino, per chi il giardino ce l'ha, sperando che nessun maschio  trovi il modo di entrare. Non poterla lasciare sciolta che se sente un maschio nel raggio di qualche chilometro poi prende il via e chi la acchiappa più!.
Ricordo una delle Collies del mio passato, che spostava la coda se solo avvertiva un cane maschio nelle vicinanze prima ancora che io lo potessi vedere. Ottimo segnale di allarme... Lei spostava la coda, io la acchiappavo e via di corsa.

Ci sono alcuni sistemi per alleviare questi disagi.
Intanto, quando è in calore sporca, è inevitabile. In commercio però ci sono delle mutandine apposta per le cagnette, e per quanto possa sembrare ridicolo far mettere le mutande al cane, vale la pena. Vendono anche assorbenti apposta, ma personalmente io compro quelli ultrasottili a poco prezzo da umana e uso quelli. E non devo tenere lo straccio sempre a portata per pulire le macchioline che lei semina sul pavimento, nè diventare matta che se sale sul divano lo macchia.... lei fa la sua solita vita (se avete letto precedenti post saprete già che io i miei cani li vizio. A me non da fastidio che stiano sul divano, quindi ce li lascio salire.) e io evito una bella fetta di stress.

E anche per il disagio dato dai cani maschi che sono attratti dall'odore e si affollano attorno al giardino, o seguono le sue tracce in passeggiata esiste un rimedio.
In erboristeria si possono trovare compresse di clorofilla. SI tratta per lo più di erba tritata e compressa, o chiusa in un rivestimento, o... a seconda del tipo e della marca  ce ne sono di diverse forme e dimensioni.
Una compressa mezz'ora prima di uscire elimina l'odore dalla cagna. E la passeggiata si può svolgere in tutta tranquillità. La sua pipì continua a richiamare l'attenzione dei maschi, ma lei no.
L'efficacia non è sempre totale, è abbastanza soggettiva.  La mia Kelpie perde qualunque attrattiva, tanto che finchè non è lei che comincia a "corteggiare" non ho bisogno di tenere separati lei e Schedir (Collie maschio). Lui si rende conto che lei è in calore solo a passeggio quando lei fa pipì. Allora avverte l'odore e si agita.
Quindi, finchè lei non è decisamente nella fase fertile, in casa regna la pace.
Poi li separo per evitare rischi (e va bene che la clorofilla funziona, ma a tutto c'è un limite. E per far succedere il patatrac basta un attimo) .
Quindi per il primo periodo, è possibile darle più o meno ogni 5-6 ore una compressa e in casa si sta tranquilli.  Quando poi ci si avvicina al momento più fertile, che si presume che l'odore sia più accentuato, la pasticchina di clorofilla come rimedio per il maschio di casa diviene insufficente.

Ovviamente per chi ha solo la femmina, continua ad essere più che sufficente per fare passeggiate tranquille. Al massimo si aumenta un pò la dose nel momento di pieno calore per essere tranquilli.

Vorrei sottolineare, per chi è alla prima esperienza soprattutto, che la clorofilla evita l'assalto dei maschi mentre si passeggia, ma NON EVITA l'accoppiamento se la vostra femminuccia corre a cercarsi il maschietto.
Una volta attirata l'attenzione il maschietto è perfettamente in grado di capire che quella fantastica signorina è disponibile.
Quindi, regola d'oro, MAI lasciare libera la pelosetta, da quando comincia a spostare la coda se accarezzata fino a quando non finisce il calore. Neanche se siete in aperta campagna o in mezzo al bosco. La più obbediente delle cagnette, nel periodo dell'amore diventa un artista della fuga. Se avverte l'odore del maschio prende la rincorsa e la ritrovate solo a danno fatto.
Il maschio quando avverte la femmina in calore corre. La femmina in calore quando avverte il maschio corre.
E visto che si può si fare in modo che il maschio non senta l'odore della nostra piccola, ma non si può evitare che la nostra dolce cagnolina annusi l'avvicinarsi di un bel peloso maschio, diventa fondamentale evitare qualunque fuitina. E quindi guinzaglio.

In più, per chi ha voglia di perdere un pò di tempo, si può preparare uno specifico deodorante, che tra l'altro è anche fenomenale contro le zanzare.
 Si scioglie un pò di olio di Neem in un pò di sapone di marsiglia, si aggiunge qualche goccia di olio essenziale al timo, eucalipto, geranio e citronella,  si aggiunge acqua e si mette tutto in uno spruzzino di quelli per piante.
 Si vaporizza sul cane, insistendo ovviamente nella zona posteriore e sotto la coda, e il gioco è fatto. Questo unito alla clorofilla dovrebbero essere più che sufficienti per far si che eventuali maschi passino senza neanche sospettare che una cagnetta in calore è a pochi passi da loro.

giovedì 16 giugno 2016

Ah! L'amore.... Quando la cagna è in calore.

Quando la nostra cagnetta è in calore... che goduria!
Portarla a passeggio attenti agli "attacchi" di maschietti che vorrebbero sedurla (lasciando poi a noi la gestione di una cucciolata inopportuna..), farla uscire in giardino, per chi il giardino ce l'ha, sperando che nessun maschio  trovi il modo di entrare. Non poterla lasciare sciolta che se sente un maschio nel raggio di qualche chilometro poi prende il via e chi la acchiappa più!.
Ricordo una delle Collies del mio passato, che spostava la coda se solo avvertiva un cane maschio nelle vicinanze prima ancora che io lo potessi vedere. Ottimo segnale di allarme... Lei spostava la coda, io la acchiappavo e via di corsa.

Ci sono alcuni sistemi per alleviare questi disagi.
Intanto, quando è in calore sporca, è inevitabile. In commercio però ci sono delle mutandine apposta per le cagnette, e per quanto possa sembrare ridicolo far mettere le mutande al cane, vale la pena. Vendono anche assorbenti apposta, ma personalmente io compro quelli ultrasottili a poco prezzo da umana e uso quelli. E non devo tenere lo straccio sempre a portata per pulire le macchioline che lei semina sul pavimento, nè diventare matta che se sale sul divano lo macchia.... lei fa la sua solita vita (se avete letto precedenti post saprete già che io i miei cani li vizio. A me non da fastidio che stiano sul divano, quindi ce li lascio salire.) e io evito una bella fetta di stress.

E anche per il disagio dato dai cani maschi che sono attratti dall'odore e si affollano attorno al giardino, o seguono le sue tracce in passeggiata esiste un rimedio.
In erboristeria si possono trovare compresse di clorofilla. SI tratta per lo più di erba tritata e compressa, o chiusa in un rivestimento, o... a seconda del tipo e della marca  ce ne sono di diverse forme e dimensioni.
Una compressa mezz'ora prima di uscire elimina l'odore dalla cagna. E la passeggiata si può svolgere in tutta tranquillità. La sua pipì continua a richiamare l'attenzione dei maschi, ma lei no.
L'efficacia non è sempre totale, è abbastanza soggettiva.  La mia Kelpie perde qualunque attrattiva, tanto che finchè non è lei che comincia a "corteggiare" non ho bisogno di tenere separati lei e Schedir (Collie maschio). Lui si rende conto che lei è in calore solo a passeggio quando lei fa pipì. Allora avverte l'odore e si agita.
Quindi, finchè lei non è decisamente nella fase fertile, in casa regna la pace.
Poi li separo per evitare rischi (e va bene che la clorofilla funziona, ma a tutto c'è un limite. E per far succedere il patatrac basta un attimo) .
Quindi per il primo periodo, è possibile darle più o meno ogni 5-6 ore una compressa e in casa si sta tranquilli.  Quando poi ci si avvicina al momento più fertile, che si presume che l'odore sia più accentuato, la pasticchina di clorofilla come rimedio per il maschio di casa diviene insufficente.

Ovviamente per chi ha solo la femmina, continua ad essere più che sufficente per fare passeggiate tranquille. Al massimo si aumenta un pò la dose nel momento di pieno calore per essere tranquilli.

Vorrei sottolineare, per chi è alla prima esperienza soprattutto, che la clorofilla evita l'assalto dei maschi mentre si passeggia, ma NON EVITA l'accoppiamento se la vostra femminuccia corre a cercarsi il maschietto.
Una volta attirata l'attenzione il maschietto è perfettamente in grado di capire che quella fantastica signorina è disponibile.
Quindi, regola d'oro, MAI lasciare libera la pelosetta, da quando comincia a spostare la coda se accarezzata fino a quando non finisce il calore. Neanche se siete in aperta campagna o in mezzo al bosco. La più obbediente delle cagnette, nel periodo dell'amore diventa un artista della fuga. Se avverte l'odore del maschio prende la rincorsa e la ritrovate solo a danno fatto.
Il maschio quando avverte la femmina in calore corre. La femmina in calore quando avverte il maschio corre.
E visto che si può si fare in modo che il maschio non senta l'odore della nostra piccola, ma non si può evitare che la nostra dolce cagnolina annusi l'avvicinarsi di un bel peloso maschio, diventa fondamentale evitare qualunque fuitina. E quindi guinzaglio.

In più, per chi ha voglia di perdere un pò di tempo, si può preparare uno specifico deodorante, che tra l'altro è anche fenomenale contro le zanzare.
 Si scioglie un pò di olio di Neem in un pò di sapone di marsiglia, si aggiunge qualche goccia di olio essenziale al timo, eucalipto, geranio e citronella,  si aggiunge acqua e si mette tutto in uno spruzzino di quelli per piante.
 Si vaporizza sul cane, insistendo ovviamente nella zona posteriore e sotto la coda, e il gioco è fatto. Questo unito alla clorofilla dovrebbero essere più che sufficienti per far si che eventuali maschi passino senza neanche sospettare che una cagnetta in calore è a pochi passi da loro.

giovedì 2 giugno 2016

"Che pelo lungo! Ma d'estate lo tosa, vero?" Parliamone...

Mentre sto qui col mio felpone, guardando la pioggio che scroscia mi risulta difficile ricordarmi che siamo a giugno e difficile pensare al problema caldo per i cani.
Ma la stagione calda è qui, e come sempre arrivano le orde dei benintenzionati che prenotano drastiche tosature per i loro cani.
Svariati anni fa, quando avevo la toilette per cani e gatti, da giugno cominciavano le discussioni con i clienti.
Io mi rifiutavo di tosare i cani a pelle, o a pochi millimetri di pelo.
Qualcuno mi dava ascolto, qualcunaltro andava a cercarsi toilettatori meno scrupolosi di me, o di parere diverso dal mio.

Ma perchè sono così contraria alla tosatura estiva?
Facciamo così, tosatevi la testa e in piena estate statevene al sole senza cappello e senza creme protettive. Pensate che sia sgradevole? Allora pensate che per i cani è molto peggio.
La nostra pelle è comunque protetta, è più resistente, si abbronza.
La pelle del cane non ha protezioni per il semplice motivo che la protezione della loro pelle è il pelo.

Ma partiamo dal principio. Come funziona il pelo dei cani?

Il pelo superficiale, a volte lungo, spesso di tessitura diversa rispetto al sottopelo, ripara dalla pioggia, dai graffi, dal vento, dalla polvere e perfino dallo smog. D'inverno cresce un fitto sottopelo più lanoso, caldo, che fa da cappotto.
D'estate il sottopelo va via. Cambio armadi. Si toglie il vestito invernale e si mette quello estivo.
 La muta, tanto temuta da chi ama la casa pulita e senza peli di cane un pò dovunque, non è altro che questo: Ci si toglie il cappotto.
Il pelo che resta fa da termoregolatore, cioè aiuta a mantenere la temperatura della pelle costante, facendo in qualche modo da isolante e permettendo al cane (che non suda) di non surriscaldarsi.
Allora, pensate un attimo. Se togliamo questo strato isolante e protettivo come starà il cane?
Semplice.
 Avrà più caldo.
 Parecchio più caldo.
 Inoltre se la tosatura è drastica (e non avete idea di quante persone vorrebbero la tosatura a pelle.....) al caldo si uniscono le scottature.
E si, perchè la sensibilissima pelle dei cani, che non si abbronza, è del tutto priva di protezione dai raggi solari.
Decisamente non facciamo un favore al nostro amico togliendogli il pelo.
Dopotutto, noi quando ci esponiamo ai raggi solari, i primi tempi ci riempiamo di creme protettive, perchè la pelle si ustiona se non è già abbronzata. Quindi giù di crema solare, finchè non cominciamo a scurire, la melanina accorre a proteggere la nostra pelle, noi ci abbronziamo e DOPO essere abbronzati non ci scottiamo più.
 La pelle dei cani non ha la melanina.
Non si abbronzano. Sono sempre come siamo noi il primo giorno di mare.

 Questo non vuol dire che il pelo dei cani non si possa toccare. Niente da dire se si regola, si tiene a due tre centimetri di lunghezza, più facile da gestire. Ma non meno di così.
Personalmente apprezzo di più chi preferisce passare più tempo a mantenere il pelo lungo, magari setoso, del proprio cane a chi taglia e si toglie il problema. Ma mi rendo anche conto di cosa voglia dire mantenere in ordine il pelo di certe razze, col pelo lungo, setoso e che si annoda solo a guardarlo.  Più che comprensibile se chi questi cani li deve pettinare tutti i giorni alla fine decide di tagliare e tenere il pelo a lunghezza gestibile.
Basta che non sia come rimedio per il caldo. Questa motivazione per tagliare il pelo è sbagliata, al cane nonserve il pelo corto per avere meno caldo.

Un ultima considerazione. Che non è banale. Il cane tosato a pelle è più soggetto al pinzo delle zanzare. Non sto a dilungarmi ora a parlare di filariosi o altre magagne legate alle zanzare. Non mi dilungo ma sottolineo che le magagne ci sono. Togliere quella che è una protezione naturale anche da queste magagne è davvero insensato.

domenica 22 maggio 2016

La migrazione delle ciotole.


Chi ha un solo cane può capire solo in parte.
La migrazione delle ciotole è un fenomeno che mostra la sua peculiarità ed i suoi schemi matematici solo quando può essere osservata su un numero più elevato di uno.

Cosa è la migrazione delle ciotole?

Prendete 4 o 5 cani, date loro da mangiare tutti assieme ognuno con la sua ciotola. L'esperimento riesce meglio se i tempi di mangiata differiscono preferibilmente in modo sensibile.
Mettete giù le pappe... e osservate.
 Il processo all'inizio è tranquillo. Ognuno mangia al suo posto. Il movimento delle ciotole non è avvertibile.
Poi comincia qualche accenno di movimento. E in breve tempo la situazione precipita.
Non è tanto il fatto che pare non esistano ciotole stabili. Il cane mangia, spinge la ciotola e questa si sposta.
Bene.
Quello che rende il fenomeno degno di attento studio e osservazione è come si sviluppa il movimento.
Esiste chiaramente quello che può esser definito come "gravitazione ciotolare": Comunque siano posizionati i cani le ciotole vagano inesorabilmente l'una verso l'altra. In alternativa tendono alle zampe di un cane, uno qualunque. Non necessariamente il cane più vicino.
Se vi è presente un cane di taglia molto più piccola rispetto agli altri, e quindi in posizione da accusare una ciotolata di una ciotola grossa sulle zampe, è inevitabile che almeno una ciotola venga spinta nella direzione suddetta. Stesso fenomeno se uno dei cani ha dolori o debolezza alle zampe. Se uno dei sogetti è sensibilmente più lento degli altri a mangiare, spingerà la sua ciotola dovunque dia più fastidio, finchè non viene bloccata. A quel punto tutte le altre ciotole convergeranno a velocità variabili verso la ciotola bloccata, che essendo quella del cane più lento a mangiare è anche quella che per più tempo è disponibile come bersaglio.
A puro titolo sperimentale, ho provato a posizionare i cani nei modi più vari. Compreso tutti girati verso l'esterno, e cioè si mostravano tra loro le code. Con movimenti quasi impercettibili in breve tempo erano tutti girati verso gli altri, e le ciotole convergevano.
Sempre a titolo sperimentale si è provato a bloccare le ciotole (nel numero massimo di due, cioè lo stesso numero dei miei piedi, con cui provvedevo a ostacolare la migrazione delle ciotole più irrequiete), e con inevitabilità, le altre ciotole si sono scatenate, correndo follemente verso le une verso le altre, e puntando alle zampe più sensibili. Non solo, ma le ciotole che tentavo di bloccare si sono ribellate, divincolandosi e tentando di aggirare il piede che le ostacolava. Alla fine , trovando nascoste in me doti acrobatiche non indifferenti, sono riuscita a bloccare in qualche modo due ciotole su cinque.
Immediatamente le altre tre ciotole hanno cominciato a convergere sulle due bloccate.
Adesso sono in fase di sperimentazione libera, e cioè lascio che la migrazione segua il suo schema senza interferire, a meno che non sia indispensabile.
Tipo quando un cane finisce col cercare di passare sotto ad un altro cane mentre insegue la sua ciotola vagante.
Comincio ad avere il sospetto che non siano i cani a spingere le ciotole mentre mangiano.
No.
In realtà le ciotole si muovono per conto loro. I cani si limitano a seguirle.
Prima o poi farò un grafico, mettendo su carta le traiettorie e i movimenti ciotolari, e sono certa, con scientifica sicurezza, che una relazione matematica, per quanto forse illogica, risulterà evidente.

martedì 26 aprile 2016

Il cane in casa o il cane in giardino?





Questo è un argomento che periodicamentemi ritorna sotto gli occhi (FB come sempre...).
Chi prende un cane avendo la casa col giardino, e chiede come fare per abituare il cucciolo a stare in giardino senza ululare, grattare alla porta e cose simili.
O chi difende a spada tratta l'idea che il cane deve stare in giardino perchè così è più felice.
O chi vuole il cane fuori di casa (e quindi in giardino) perchè se fa dentro e fuori sporca.
O chi sostiene che il cane deve star fuori così fa la guardia.
O...

E che dire... sbagliano tutti. 
Anche qui non è questione di opinioni. Il cane è un animale sociale, esattamente come lo è l'uomo. Pure il lupo ha una struttura sociale molto simile a quella di base umana. Una coppia dominante che è la sola a riprodursi, il resto del branco che collabora. Una coppia di genitori e i figli che collaborano (più o meno) alla vita familiare, e che è auspicabile che non si riproducano prima di essersi formati una famiglia loro.... anche se a volte può capitare. .
Forse ci è più chiara la somiglianza se si guarda alla struttura familiare antica, cioè quella che ha avuto la meglio per la maggior parte della storia umana, cambiando solo negli ultimi 2 o 300 anni. Una coppia dominante, di cui il capo dichiarato era il maschio, soggetti che entravano in famiglia da altre famiglie (matrimoni) e che avevano la dominanza sui propri figli. E tutta la famiglia che contribuiva al sostentamento. Certo questo era più o meno il modello contadino e molto molto semplificato. I rapporti interni alla famiglia erano quanto più variabili e complicati possibile, rendendo quasi impossibile capire chi dominava chi e chi era più gregario di chi. Come succede se si guarda alla struttura di un branco di lupi. Una coppia dominante, e tra gli altri membri del branco non si può definire esattamente chi è dominante e chi è gregario, in quanto magari A è dominante con B,B è dominante con C e C per qualche oscuro motivo è dominante con A. Sto semplificando molto lo so, e sono certa che se un esperto in etologia ed un esperto in dinamiche sociali umane leggono quello che scrivo troveranno più di un motivo per correggermi e approfondire. Ma come approssimazione può decisamente andare.
Perchè questo sproloquio?
Perchè è mia personale opinione che se la collaborazione uomo-cane ha funzionato così bene per così tanto tempo, è proprio perchè per il cane inserirsi nelle dinamiche umane era quasi automatico. Ha funzionato perchè noi e loro abbiamo la stessa struttura sociale. Siamo animali sociali dello stesso tipo. Posso anche continuare a trovare modi diversi per dire sempre la stessa cosa ma credo che il concetto si sia capito....

E cosa ci incastra tutto ciò con l'argomento del post? Bè, direi tutto.
Assodato che la struttura sociale insita in cane e uomo è simile, ora ditemi secondo voi come cresce un bambino completamente isolato dalla sua famiglia. Se ben ricordo una delle punizioni di quando ero piccola era "vai in camera tua e resta li finchè non decido che puoi uscire. Da sola!!"
E per qualunque bambino questa è decisamente una punizione. Viene isolato dalla famiglia.
Un bambino che fin dalla più tenera infanzia viene isolato, tenuto fuori dalla vita familiare con brevi contatti ogni tanto con questo o quel membro della famiglia, secondo voi cresce sano e felice?
No?
E allora perchè pensate che un cucciolo trattato nello stesso modo debba crescere felice?
Quando vedo persone che comprano un cane di una razza da difesa (pastore tedesco, dobermann, boxer etc etc), e cioè una razza selezionata per stare a stretto contatto con il padrone, in modo da poterlo difendere, cani che hanno un senso della famiglia enorme, che hanno bisogno di vivere a contatto con il loro umano, per istinto, per selezione, perchè ormai è la loro natura, e poi lasciano il cane recluso in giardino, quasi sempre da solo, bè, mi si rizzano i capelli in testa. Questa davvero è la dimostrazione di quanto l'egoentrismo di certe persone sia assoluto. E quello che mi fa indignare ancora di più, è che spesso chi vende loro il cucciolo non li informa di come questa razza vada trattata.
Se proprio volete tenere il cane in giardino, allora prendete tre o quattro cani, in modo che possano formarsi una loro struttura di branco e non si sentano isolati. Dopodichè sarete VOI quelli al di fuori del branco, ma non lamentatevi.

Per quanto possa essere grande e bello il giardino, il cane sarà sempre e comunque più felice se può entrare in casa. Senza contare che per quanto possiate mettere box o cucce fuori per lui, subirà il caldo estivo e il freddo invernale senza protezioni. E a chi mi dice "Ma perchè il lupo ha il riscaldamento? Il cane fin dalle sue origini non viveva mica in casa con termosifoni o altro..." Rispondo  Ma perchè l'uomo primitivo aveva il riscaldamento? Nel medio evo avevano l'aria condizionata? Se è questo il concetto che guida le tue scelte, allora vendi la casa e vai a vivere in una caverna, e non lamentarti quando poi l'inverno devi sopportarti il sottozero e l'estate il sole picchia e patisci il caldo.
Il progresso ci ha portato indubbi benefici e ci ha reso la vita decisamente più comoda, ci permette di nutrirci nel modo più giusto e la nostra vita media si è allungata enormemente. Perchè vogliamo privare i nostri amici cani dei benefici di cui noi godiamo e a cui non vogliamo certo rinunciare?

Fatevi una semplice domanda.. perchè è così difficile abituare il cucciolo a stare fuori da solo,   a non piangere e a non grattare alla porta, se quello è il modo migliore e più piacevole per lui di vivere?

Personalmente ritengo che se volete un cane che vi arreda il giardino, ma che in casa percaritàdiddio assolutamente no, che sporca, lascia peli dappertutto, etc etc, allora mettetevi una bella statua di un cane li fuori e non prendete un animale vero, perchè comunque cosa voglia dire vivere con un cane, non lo potrete mai capire davvero. Non fintanto che il cane vive la fuori per conto suo e voi vivete dentro per conto vostro.

Il cane che vive in giardino molto spesso resta quanto più vicino può alla porta di casa.
 Il giardino in realtà se lo gode molto di più il cane che vive in casa, che quando la mattina gli aprite la porta esce fuori e si fa una corsa attorno al giardino, per poi tornare in casa. E poi magari uscire di nuovo salvo poi esser li dopo cinque minuti a bussare alla porta per rientrare.

Io ho vissuto per sei mesi a Collerosso, un posto magnifico in quel di Calci in provincia di Pisa. Una casa inerpicata sui monti pisani, circondata da uliveti e bosco. Lontana da strade e pericoli. Quando aprivo la porta tutti e tre i cani si precipitavano fuori, correvano felici, andavano ad abbaiare nel bosco e potevano scorrazzare quanto volevano. Però non vivevano fuori. Correvano, giocavano e dopo 20 minuti erano alla porta e volevano rientrare.
La loro felicità, il momento in cui davvero si davano a pazze e sfrenate corse e giochi era però quando anche io uscivo con loro per la nostra passeggiata lungo i sentieri sulla costa del monte. Allora potevano correre per ore senza pausa. Ma se io ero incasa, loro volevano rientrare dopo un pò, poi uscivano di nuovo magari e poi rientravano, facendomi un sacco di feste e stando dove stavo io.
Prima di Collerosso sono stata in una casa con un giardino grande, a balze, la strada girava intorno alla casa e il divertimento sommo di Ginny era di aspettare sul davanti del giardino che passasse un apino  o un motorino, per fare una sonora abbaiata e poi schizzare attraverso il giardino, saltando da una balza all'altra in modo da precedere l'arrivo del mezzo e abbaiare di nuovo quando passava sul tratto di strada dietro al giardino.Per entrare incasa c'era una scala esterna, in metallo, a vista. Uno dei suoi posti preferiti era in cima alla scala, seduta su un gradino (si sedeva come mi sarei seduta io, il posteriore su uno scalino e le zampe appoggiate al gradino di sotto), in modo da avere la visuale sulla strada e poter scattare all'arrivo di un motorino (il che capitava forse tre volte nella giornata....). Purchè la porta fosse aperta, in modo da poter rientrare ogni tanto, starsene accucciata con me e poi dopo un pò uscire di nuovo; se la porta era chiusa lei stava in casa. La facevo uscire, lei stava dieci minuti seduta al suo posto e poi abbaiava per farsi aprire la porta e rientrare.
Spock no. Spock esce se io esco se no sta in casa. Giusto a collerosso si è lasciato un pò andare, ed usciva con gli altri da solo, faceva le sue girate e poi tornava da me. Quello che più di tutti ama stare fuori è Schedir. Seduto anche lui sui gradini davanti casa o sul terrazzino davanti ai gradini. Soprattutto quando pioveva. A Collerosso ci stava a volte anche un ora, allontanandosi raramente per fare una giratina verso il bosco e poi tornare. E poi anche lui bussava per rientrare, e restare sdraiato ai miei piedi.

La casa dove sto adesso, da poco meno di un mese, è in mezzo al paese di Uliveto Terme, sempre in quel di Pisa, ai piedi dei monti pisani. Ha un giardino piccoletto, isolato, a confine con altri giardini o dove non ci sono giardini c'è un alto muro, con solo il cancello che da sulla strada. Quando sto in casa lascio la porta aperta, in modo che i cani possano uscire quando vogliono. E infatti non escono. Ogni tanto Ginny va a vedere dal cancello se c'è qualcosa di interessante, e poi torna. Mi auguro che col passare del tempo si adattino di più e si godano di più il giardinetto, per quanto meno interessante dei boschi di Collerosso....

Tutti i cani che ho avuto hanno avuto comportamenti simili. Si, se c'è spazio, se c'è svago (un oliveto abitato da animaletti quali volpi e qualche volta un cinghiale, lucertole e varia altra fauna), odori da seguire, qualcosa a cui abbaiare, allora i cani escono, stanno fuori, e poi rientrano. Alcuni non uscivano se noi stavamo incasa, altri più indipendenti le loro girate se le facevano, ma poi sempre in casa volevano rientrare. Nella famiglia. Con noi.

Visto che di cani non ne ho avuto uno, ma qualcuno di più, le conclusioni non possono che essere ovvie. O io ho per caso avuto solo cani molto particolari, e quelli normali che vogliono vivere da soli in giardino non mi sono toccati , oppure ai cani non piace vivere sempre fuori, al di fuori della famiglia.
Io trovo un pò difficile credere ad un caso che si verifica sempre uguale più e più volte....

Chiariamo meglio il concetto. Per il cane esser lasciato fuori è innaturale, si chiama isolamento sociale, ed è una situazione che lo rende infelice.
Se davvero volete un cane considerate che sarà un membro effettivo della famiglia, che ha diritto a vivere all'interno della stessa e di non essere isolato. 
Se prendete un cane entrate nell'ordine di idee che non prendete un oggetto, un qualcosa che deve adornare la vostra proprietà, che deve essere come voi volete per non darvi fastidio.
Il cane perde il pelo, si sporca le zampe se il giardino è fangoso e lascia le impronte in casa (così come voi vi sporcate le scarpe se camminate nel fango....). Quando è cucciolo vi rosicchierà le gambe delle sedie, e magari giocherà col cuscino della poltrona bucandolo.
E' vivo.
 E' vivace.
Vi ama e ha bisogno del vostro affetto. Per ogni danno, per ogni fastidio che vi darà , ci saranno mille gioie e mille momenti deliziosi che vi donerà. Merita il vostro rispetto in quanto essere vivente con una sua personalitò e sue esigenze.
Se non volete i fastidi non prendete un cane.

lunedì 11 aprile 2016

E se sta male....

Sono arrivata in leggero ritardo per il mio turno di "segreteria" al centro Yoga.
Ma Spock è stato male. Il mio pincherino.

Lui soffre di qualcosa che viene definito epilessia, perchè non si sa bene cosa sia. Ci vorrebbe una risonanza, e molti altri esami.
Ma costano, troppo per le mie tasche. Quindi si procede con mezzi empirici, un abbraccio stretto quando ha la crisi, non per fargli sentire il mio affetto, ma perchè comprimendo si rallenta il battito cardiaco e le contrazioni sono più leggere e più lente. E poi le paroline dolci, ovvio, non so se servono a lui, ma sicuramente servono a me.
Ovviamente non faccio tutto da me, Spock è seguito dal veterinario e anche dall'omeopata. Le cure che fa (per il momento solo omeopatia) stanno avendo qualche effetto, ma ci sta che sia un lavoro lungo.
E mentre lo abbracciavo aspettando che i muìscoli si rilassassero e la codina mi facesse la scodinzolata del "tutto passato" pensavo.....

Ho letto un paio di volte post di gente indignata perchè "invece di dare attenzione ai bambini  vi preoccupate tanto dei cani!" A parte il fatto che non vedo per quale motivo dare importanza e dare peso al mio cane mi impedisca di dare altrettanta attenzione ad altre problematiche, ma poi, io ricordo una tipa che sosteneva che chi ha il cane ha più attenzioni di chi ha un bambino. Io so che se un umano di qualsiasi età ha bisogno di una risonanza, la fa, e non paga cifre esorbitanti. Io so che a parte un ristorante a ROma, nessuno impedisce ai bambini di entrare, mentre ai cani si. Io so che i medicinali ad uso veterinario costano uno sproposito, anche quando l'equivalente umano (stessi principi ma magari dosaggi più forti per l'umano....) costa pochi picci. Io so che non posso permettermi di fare i dovuti esami a Spock, esami che magari servono solo a dirmi che ha qualcosa a cui non c'è rimedio e si tiene le sue crisi mensili a vita. O magari che mi dicono che c'è ua causa curabile. Io so che lui è sterilizzato, anche perchè non sapendo la causa non posso neanche sapere se è genetica o no, e non rischio di far mettere al mondo cuccioli con lo stesso problema.
IO dico solo, che senza nulla togliere ai malati umani, una manina anche a chi ha dei quattrozampe in casa non farebbe schifo. Non dico le cure gratuite, ma almeno una supervisione per garantire medicinali ad un prezzo equo?

La possibilità di fare esami la dove è necessario senza dover fare un mutuo? Vi pare esagerato?

Dopotutto, e mi scusino coloro che per questo si indignano, gli animali sono a tutti gli effetti membri della famiglia, almeno nella maggior parte dei casi.. Danno amore e ricevono amore.  E credo che chiunque vorrebbe sempre il meglio per le persone che ama, siano umane, canine feline o altro. Voler bene ai miei cani non toglie nulla agli altri membri della mia famiglia, e vorrei solo poter essere in grado di curarli e accudirli al meglio.

E a questo punto dei miei confusi pensieri, ecco la codina che si agita, Spock si divincola un pò, mi da una leccatina consolatoria e salta giù, come se nulla fosse successo, e io sono troppo contenta, come succede ogni volta, nel vedere quella virgola che si agita frenetica mentre Spock corre verso la porta, che perdo del tutto il filo di ciò che stavo pensando.

Spock è qui con me al centro Yoga, ha il suo cuscino e la sua copertina in cui si avvolge che sia estate o inverno, per poi schizzare fuori quando arriva gente a cui si sente in dovere di fare le feste. E si, perchè lui si è autoeletto "comitato di accoglienza del centro Yoga".  E prende molto sul serio il suo lavoro.....

sabato 9 aprile 2016

scegliere un cane non di razza




Parlando di come scegliere il cane giusto per se stessi, ho parlato di cani di razza. Questo perchè è più facile definire che tipo di cane prendere se ci sono delle caratteristiche di riferimento, come le caratteristiche di razza.
Inoltre parlavo per chi vuole un cucciolo.
Ma due parole  per chi non è interessato ad un cane con pedigree sono dovute.
Innanzitutto benvenga chiunque toglie un cane da un canile per dargli una vita al sicuro e piena di coccole.
Però troppo spesso ho sentito persone dire "prenderò un cane, il bimbo lo vuole tanto. Vado al canile a prendere un cucciolo."
Allora, tanto per cominciare che ci siano cuccioli disponibili al canile non è detto. Cani non cuccioli ce ne sono a bizzeffe.
Poi, perchè vuoi il cane? Per fare un regalo al bimbo? Ma hai considerato prima che è una grande responsabilità, che una volta preso NON PUOI riportarlo indietro perchè ti accorgi che è faticoso, che è un problema quando vuoi andare in vacanza, che è un obbligo quotidiano per portarlo a spasso?
Leggo spesso su FB di cani presi in adozione e riportati poi al canile per mille motivi idioti. Il danno che ne riceve la bestiolina è doppio. Due abbandoni, provare la vita di casa, affezionarsi e rivedersi sbattere in gabbia...
Se davvero avete ben ponderato (ovviamente mi rivolgo a chi è al primo cane) e siete pronti ad assumervi tutti gli oneri che un cane comporta, allora è il momento di farvi un bell'esamino per capire cosa di preciso è adatto a voi. Pensate che prendere un cane adulto può essere gratificante e bello quanto è più di un cucciolo (intanto non fa pipì in casa....). Andate a vedere i cani che sono accuditi in canile più volte, parlate con chi si prende cura di loro spiegando bene cosa potrebbe andar bene per voi, chiarite subito se è il primo cane. E' importantissimo che chi vi deve affidare un cane sappia se avete o meno esperienza. CI sono cani più problematici e cani dolcissimi. Spiegate se siete persone attive, a cui fa piacere avere un cane dinamico o se piuttosto siete portati ad una vita più calma, o magari avete problemi di tempo, o di età e quindi sarebbe meglio un cane tranquillo a cui bastano le tre canoniche passeggiate al guinzaglio come movimento. E poi scegliete. Fatevi consigliare e scegliete.
Io sono dell'idea che prendersi un cane già grande sia meglio, per il cane. RIdare la felicità di una famiglia a chi è stato abbandonato è un piacere enorme, e non preoccupatevi che il cane vi ripagherà con gli interessi. Andare in canile a cercare un cucciolo, magari se non c'è rinunciare in attesa che arrivino prima o poi dei cuccioli non mi pare una buona idea. Certo, se quando andate ci sono già dei cucciolotti (capita che individui esecrabili abbandonino la loro cagnetta perchè è rimasta incinta... ) e vi innamorate di uno di loro, gli evitate di crescere in canile ed è un ottima cosa.
Tenete però sempre presente che nel caso del cucciolo vi potrà esser data solo un'idea di come sarà la taglia. La mamma piccola non garantisce un figlio piccolo se non si sa la taglia del padre, e vi posso assicurare che incroci tipo bassotto e setter possono avvenire. Conosco una formidabile cagnetta frutto proprio di questo incrocio.... Per cui se volete assolutamente un cane di taglia piccola e non intendete rassegnarvi ad una taglia media o grande, prendetevi uno degli ospiti già cresciuti, così sarò sicuramente della taglia voluta. Se invece preferite una taglia piccola, ma se poi viene grosso va bene lo stesso, allora portatevi pure a casa il cucciolo.
Prendervi un cucciolo per poi riportarlo al canile quando ha sei mesi o un anno "perchè è venuto troppo grosso" è un azione meschina e crudele. Sinceramente chi fa così lo chiuderei in canile al posto del cane.
Ultima cosa da tener presente, il cane grande ha il carattere già formato, è dolce, è tranquillo, è scatenato, va d'accordo con gli altri cani, va tenuto solo con quelli di sesso opposto perchè litiga... tutta una serie di cose che anche se in condizioni non ottimali si vedono. Il cucciolo è una sorpresa. Può essere giocherellone adesso per poi diventare litigioso da grande. Soprattutto se è maschio, ci sta che raggiunta la piena maturità cambi e mal sopporti gli altri maschi. O magari è scatenato come piace a voi e poi crescendo si tranquillizza e diventa un pigrone. Oppure ... è una sorpresa. Lo è con i cani di razza, dove bene o male certe tendenze sono supponibili quantomeno per eredità genetica, figuriamoci se non lo è con un cucciolo che ha in se il patrimonio genetico di un mondo di cani....

Per concludere, direi che il succo è sempre lo stesso: Un cane in casa è una scelta da cui è indecente tornare indietro. Pensateci bene poi qualunque cosa decidiate tenete presente che solo una è la cosa fondamentale : Il cane resterà con voi, amato, accudito, coccolato, finchè vive.