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martedì 30 agosto 2016

Cani di tutti i tipi. Ecco perchè non nascono uguali.

 




PREMESSA: Quando io parlo di aggressività nei cani, NON INTENDO cani pazzi che addentano qualunque cosa che si muove! In questo caso parlerei di pazzia, non di aggressività. 
L'aggressività è tuttaltro. E' una parte del carattere che può essere più o meno sviluppata, a seconda del compito che il cane è stato selezionato a fare. Una razza dotata di aggressività NON è una razza di cani cattivi.
Non è un difetto. Che sia chiaro!


Come sempre trovo spunto dalle chiacchere altrui.
E devo dire che Facebook è una fonte di spunti favolosa.

Quindi per mantenere la mia tradizione, il post nasce da un affermazione letta nella risposta ad un post su uno dei tanti gruppi di cinofili.

"I cani .... nascono tutti nella stessa maniera, è la famiglia in cui crescono che fa la differenza..."

Uhmm

Ma allora la genetica è un opinione... sbagliata per di più. La selezione (e non parlo di allevamento moderno) è un fatto di casualità.
Cioè i pastori potevano selezionare dei bloodhound invece di arrivare alle varie razze da pastore, o i cacciatori potevano selezionare il carlino, tanto poi conta come lo tiri su, no?

Parliamone.
Le varie razze canine, nascono perchè svariato tempo fa a qualcuno servivano dei cani che svolgessero un determinato compito. E quindi, partendo dal cane originale ecco che col tempo si arriva alle diversificazioni. Per lo più era la funzione per cui serviva  il cane e non l'aspetto a dirigere la selezione.
Ma di fatto certe caratteristiche fisiche sono ottimali per certe funzioni, e da qui si sono poi fissati i caratteri da cui sono partite varie razze.
Altrettanto vale per il carattere. A seconda dell'uso venivano scelti, usati e fatti riprodurre i soggetti con le caratteristiche più idonee a certi compiti: Capacità di collaborare oppure aggressività, oppure predatorio oppure...... tante e tante altre.
Faccio alcuni esempi piuttosto banali.
Partiamo dal cane da pastore... allora.. verrebbe da dire che le razze da pastore sono tutte uguali. Devono condurre le pecore senza mangiarle.
Ebbene... No.
In Scozia non hanno grossi predatori. Quindi quello che serviva era un cane che conducesse le pecore, senza la necessità di difenderle.
Collie Rough Giro di Boa di Cambiano - Bobo - al lavoro con le pecore
Unico nemico del gregge era l'uomo. L'uomo non attacca una singola pecora per mangiarsela li per li. L'uomo se è nemico del cane da pastore è perché è li per rubare le pecore. Il cane non deve aggredire, a rischio di farsi neutralizzare e lasciare campo libero ai ladri. Meglio un cane diffidente, che nel caso si butta correndo e abbaiando LONTANO dal predatore, e in mezzo al gregge, ottenendo così di sparpagliare le pecore ed impedire un grosso furto. Passato il pericolo poi le pecore si potevano raggruppare di nuovo.  Ergo, i pastori dell'epoche andate in Scozia facevano riprodurre quei soggetti che istintivamente avessero la necessaria diffidenza unita ad un immancabile istinto da pastore. I cuccioli che venivano poi cresciuti, usati e fatti riprodurre erano quelli che meglio soddisfacevano questa aspettativa. Gli altri no.

In Italia, e per la precisione in abruzzo e in maremma,  c'erano i lupi. Potevano fare gravi danni mangiandosi le pecore. Un cane che le sparpagliasse avrebbe solo aiutato i lupi nella loro caccia fornendo
loro gentilmente individui isolati e facili da predare. Ai pastori serviva un cane di mole robusta, e che associasse all'istinto del pastore una buona dose di possessività e aggressività. In pratica un protettore. Un cane che non esitasse a battersi col predatore (il lupo). I cani da pastore avevano al collo un collare con le punte rivolte all'esterno, per evitare che i lupi li mordessero alla gola. Perché dovevano essere cani in grado di combattere e vincere  contro un lupo. Un cane poco aggressivo non l'avrebbe fatto. L'aggressività non è un difetto, è una qualità del carattere.

I Cani da Pastore Scozzesi lavoravano prevalentemente in collaborazione stretta col pastore, per guidare il gregge, dividerlo, isolare una pecora, condurre le pecore nel recinto o attraverso cancelli.
I Pastori Abruzzesi e i Pastori Maremmani usavano i loro cani da pastore per i lunghi spostamenti da un pascolo all'altro, e  lasciavano le pecore sole con i cani. I cani dovevano essere in grado di prendere decisioni autonome. Quindi già qui vediamo due tipologie di razze che dai tempi antichi vengono selezionate si per lo stesso compito (badare alle pecore) ma con finalità e con caratteri profondamente diversi. Pretendere che un pastore Maremmano Abruzzese abbia la stessa indole dei vari Pastori Scozzesi è assurdo.

Il Maremmano ha caratteristiche completamente diverse. E' un grande cane proprio per la sua indipendenza, dignità e forte propensione a difendere e proteggere la sua proprietà (i cui confini non è detto che corrispondano ai confini che decidiamo noi umani....) e il suo gregge. Cercare di prevaricarlo, di sottometterlo, di rinchiuderlo e farlo diventare un cane da divano docile e obbediente potrebbe avere l'effetto di acuire la sua aggressività.



Il Collie o cane da pastore scozzese  (Lassie per chi non conoscesse la razza col suo nome. A dire il vero ci sono più di una razza da pastore scozzese, ma tutte affini al Collie anche se con caratteristiche e carattere leggermente diverso, come il Border Collie o il Bearded Collie) è un cane abituato al
Smooth Collie al lavoro.
Timonan Yoanna Yolande (Hulla) di proprietàAllevamento Casabocci
contatto
e alla collaborazione. E' un cane con un bassissimo tasso di aggressività. E' un cane che magari abbaia, che magari è diffidente con chi non conosce. E' un cane che non ha problemi a vivere in famiglia e ad eseguire compiti vari che gli vengono affidati. E' un cane selezionato per obbedire prontamente a ciò che diceva il pastore.

Cioè, cercate di immaginare un gregge che deve essere condotto in un imbuto e fatto passare attraverso un cancello. Il pastore grida al cane di girare a destra e quello... si ferma, ci pensa, e magari decide che non è il caso, mentre le pecore vanno a zonzo per il prato... Ammettiamo che come conduttore non sarebbe stato un grande aiuto. Quindi, un cane da pastore selezionato per obbedire.

E quando dico obbedire non intendo cieca obbedienza, è sempre un cane con decisa personalità e grande dignità. Ma se cresciuto e addestrato nel modo giusto, con rispetto, e con l'idea che l'uomo e il cane stanno collaborando e non che il PPADRONE ordina e lo schiavocane esegue, è un cane che fa quello che gli si chiede. E' nato per questo. E' stato selezionato per essere così. Solo così era funzionale al compito a cui era destinato.




E parliamo ora di cani il cui compito era esclusivamente quello di difendere il padrone e/o la proprietà. Questi cani erano selezionati con un alto indice di aggressività, alta possessività, alto senso del territorio. Qualunque minaccia doveva essere combattuta. Non ci si fermava a parlarci.
Erano a volte nell'antichità razze selezionate per la guerra. Per aggredire altri uomini.
Non ci si può aspettare che non fossero fortemente aggressivi.

I
 I cani selezionati per la difesa personale, devono avere un naturale attaccamento al padrone, sono cani che soffrono se tenuti isolati. Vivono per il padrone. Sono stati selezionati così. E sono terribilmente aggressivi verso qualunque minaccia al padrone.






Cani nati per la difesa della proprietà, dovevano avere una fortissima territorialità. Il loro territorio è inviolabile. Chiunque entra se non amico va aggredito. Difendono la proprietà, il territorio. Non serve che siano particolarmente attaccati al padrone. Sono cani che venivano tenuti in gruppo, facevano branco e vivevano fuori, non in contatto con l'umano. Non dovevano obbedire, dovevano difendere. Cani, gatti o umani estranei che entravano nella proprietà dovevano essere aggrediti. Quindi il cane da difesa della proprietà DOVEVA essere aggressivo, così come doveva esserlo solo con gli estranei.






Pincher nano - Spock - un vero sistema di allarme
Cani da guardia : non era richiesto loro di aggredire. Dovevano AVVERTIRE. Basso tasso di aggressività, alto nervosismo e indole vigile e attenta. Spesso la difesa di una proprietà era affidata ad un cane da guardia che faceva da sistema di allarme e uno o più da difesa che allo scattare dell'allarme (cioè all'abbaio del cane da guardia) scattavano a difendere.






E per ultimo lascio l'esempio che meno ci fa onore. I cani da combattimento. Cani selezionati per lottare con altri cani ed essere quanto più invincibili possibile. La pratica del combattimento tra cani non è un invenzione moderna. Ci sono razze antiche nate solo per questo scopo. Come il Bulldog inglese. La sua struttura è quella migliore per un lottatore. Le pieghe sul muso convogliavano il sangue lontano dagli occhi, la pelle spessa e abbondante rendeva più arduo per l'avversario  fargli ferite gravi. E' compatto, con ossa massicce. Non è adatto a nient'altro che a combattere. Poi una specie di coscienza è venuta fuori, molti anni fa (più di cento) alcune persone hanno deciso di riprendere questa razza, di selezionarla per eliminare l'aggressività e per farne un cane adatto a stare in famiglia. La selezione ha cambiato obiettivo, e ad oggi il Bulldog non ha davvero più niente in comune col tremendo combattente che era in origine. L'aggressività è stata eliminata e chi ha o ha avuto un bulldog sa che cane adorabile e fantastico sia da tenere in casa.
E questo è uno. Un cane rieducato, riselezionato, modificato. 
Ma per quanto il combattimento tra cani sia diventato socialmente prima e legalmente poi inaccettabile, è una pratica ancora diffusa. E ci sono razze moderne selezionate per combattere. Selezionate per essere iperaggressive, instabili, pazzoidi. Invincibili.
E' così che è nato il pittbull. Ed è una razza recentissima! Per fortuna appena diventata famosa si è provveduto a riselezionarla per eliminare le caratteristiche da combattimento.
Ma mi scusino gli appassionati di Pitbull. La razza è recentissima ed ancora più recente è la riselezione. I risultati possono ritenersi sicuri e stabili solo dopo molto molto tempo. Pochi anni non sono sufficenti a garantire che l'indole da combattimento sia del tutto svanita. Il Pittbull resta un cane che va dato a chi ha esperienza, a chi sa cosa aspettarsi, a chi sa come far crescere un cucciolo equilibrato.  Il rischio che crescendo vengano fuori tratti genetici che non c'è ancora stato il tempo di far svanire del tutto c'è.
E' tuttora un cane che potrebbe esser molto aggressivo soprattutto nei confronti degli altri cani. La sua recente selezione è stata fortemente finalizzata ad ottenere un cane che uccidesse gli altri cani. Per quanto si sia fatto finora un gran lavoro per recuperare questa razza, può ancora capitare che l'eccessiva aggressività in qualche soggetto venga fuori, e se questo succede un proprietario con la dovuta esperienza saprà come gestire la cosa, saprà come educarlo, saprà come controllarlo. E di sicuro non si farà scrupoli a tenerlo al guinzaglio quando va a passeggio, scegliendo posti poco frequentati ed orari in cui sia meno probabile incontrare molti altri cani. E starà ben attento che non gli possa sfuggire. Un neofita probabilmente no. E' solo umano tentennare prima di ammettere che il nostro amico è diventato crescendo un cane da tenere controllato, un cane cattivo, che può aggredire e uccidere altri cani. E mentre si tentenna, il cane può ferire seriamente un altro cane.
 Chi si prende un pittbull non può far finta che non sia così. Chi prende un cucciolo di pittbull deve sapere che dovrà fare un gran lavoro in modo che socializzi correttamente, dovrà sapere che è importantissimo che impari ad obbedire almeno a pochi fondamentali comandi (fermo, resta, vieniqui). E dovrà sapere che il caso che il suo cagnetto si getti addosso ad un altro cane non è escluso. Tuttaltro.

Così come è solo giusto sfatare certi miti negativi.
 Rottweiler il cane assassino, il Dobermann che impazzisce perchè ha il cranio stretto. IDIOZIE!.

Rottweiler. E' un cane da DIFESA PERSONALE. Non un pazzo assassino.


Per difendere deve si avere un innata aggressività, ma deve altresì avere la capacità di distinguere cosa è una minaccia e cosa no. Deve avere un carattere equilibrato e tranquillo; vive a stretto contatto col padrone, ricordiamolo, è stato inventato e selezionato per vivere appiccicato al padrone. Per difenderlo. Non certo per aggredirlo. La sua aggressività è una buona aggressività, parte dell'indole, è solo la caratteristica necessaria perchè il cane di fronte al pericolo reagisca difendendo e non scappando.
Un cane da difesa che aggredisse qualunque cosa che si muovesse, non sarebbe stato funzionale al compito a cui era destinato,. Sarebbe stato solo un fastidio ed un intralcio.
Pensateci un attimo... potendo prendervi una guardia del corpo, chi scegliereste tra:
a) un pazzoide che picchia tutti quelli che si avvicinano e che potrebbe dare un pugno anche a voi,
b) un uomo dolce e tranquillo e che preferisce fuggire in caso di pericolo, mollandovi li  a prenderle.
c) un uomo equilibrato che sia un amico fedele di cui vi fidate ciecamente, che sapete che non vi creerà problemi scatenando risse ogni volta che incontra qualcuno ma che si metterà sempre tra voi e chi vuol farvi del male, proteggendovi sempre.

Io sceglierei il caso c.
 E allora, dovendo selezionare un cane, che a tutti gli effetti è una guardia del corpo, secondo voi che tipo di cane viene selezionato? Un caso a, un caso b o un caso c???

Dobermann... A tuttoggi ho sentito gente che con aria di chi sa come vanno le cose declama che il cranio troppo stretto fa si che il cane crescendo impazzisca, perchè il cervello cresce e rimane compresso... Ma voglio dire, come si fa a credere un idiozia simile? A parte che il cervello non cresce, ma poi vi pare davvero che in natura sia possibile un fenomeno del genere? e allora i vari levrieri, che hanno il cranio parecchio più stretto, com'è che non impazziscono? E il Collie, il mitico Lassie, cane che nell'immaginazione popolare è il miglior amico dei bambini, il cane che non farebbe male ad una mosca.... la testa del collie è decisamente più stretta rispetto a quella del Dobermann.  E le galline?? Hanno la testa parecchio piccola... com'è che non esplode??
Per quanto poi riguarda la sua fama di cane pericoloso ed il carattere aggressivo, tutto ciò che ho detto per il rottwailer vale anche per il dobermann.

E' ovvio che si tratta sempre di razze che DEVONO avere un indice di aggressività alto. Quindi, un occhio quando siete a passeggio, perchè una lite con altri cani soprattutto dello stesso sesso del vostro può capitare. Magari non da cuccioli. E' quando diventano adulti che il lato aggressivo del carattere si manifesta. Ho conosciuto molti proprietari di Boxer e pastori tedeschi, i cui cani (soprattutto i maschi) passati i due anni sono diventati aggressivi con gli altri maschi. Non è una cosa grave. Basta saperlo ed evitare situazioni a rischio.
Inoltre basta davvero educarli correttamente con un pò di addestramento. Se il cane si abitua ad obbedirvi, non sarà un pericolo per altri cani. Se il cane si ferma ad un ordine, non litigherà con gli altri cani. Certo, di solito obbediscono solo a chi lo addestra, quindi evitate di "farli addestrare" ma lavorate con loro. Le razze da difesa sono predisposte anche a questo, a collaborare, a obbedire.


Quindi, se davvero la genetica e la selezione non sono una barzelletta, toglietevi dalla testa l'idea idilliaca che i cani come i bambini nascono uguali.
Non è così.

E' poi ovvio che anche il come si crescono ha il suo peso. Se maltrattato il cane di indole più buona del mondo può diventare un cane poco stabile e mordace.


P.S.
ripeto:Quando io parlo di aggressività nei cani, NON INTENDO cani pazzi che addentano qualunque cosa che si muove! In questo caso parlerei di pazzia, non di aggressività.
L'aggressività è tuttaltro. E' una parte del carattere che può essere più o meno sviluppata, a seconda del compito che il cane è stato selezionato a fare. Ed è un lato del carattere del cane tranquillamente controllabile con una corretta educazione.
Non è un difetto. Che sia chiaro!