Questo è un argomento che periodicamentemi ritorna sotto gli occhi (FB come sempre...).
Chi prende un cane avendo la casa col giardino, e chiede come fare per abituare il cucciolo a stare in giardino senza ululare, grattare alla porta e cose simili.

O chi vuole il cane fuori di casa (e quindi in giardino) perchè se fa dentro e fuori sporca.
O chi sostiene che il cane deve star fuori così fa la guardia.
O...
E che dire... sbagliano tutti.
Anche qui non è questione di opinioni. Il cane è un animale sociale, esattamente come lo è l'uomo. Pure il lupo ha una struttura sociale molto simile a quella di base umana. Una coppia dominante che è la sola a riprodursi, il resto del branco che collabora. Una coppia di genitori e i figli che collaborano (più o meno) alla vita familiare, e che è auspicabile che non si riproducano prima di essersi formati una famiglia loro.... anche se a volte può capitare. .
Forse ci è più chiara la somiglianza se si guarda alla struttura familiare antica, cioè quella che ha avuto la meglio per la maggior parte della storia umana, cambiando solo negli ultimi 2 o 300 anni. Una coppia dominante, di cui il capo dichiarato era il maschio, soggetti che entravano in famiglia da altre famiglie (matrimoni) e che avevano la dominanza sui propri figli. E tutta la famiglia che contribuiva al sostentamento. Certo questo era più o meno il modello contadino e molto molto semplificato. I rapporti interni alla famiglia erano quanto più variabili e complicati possibile, rendendo quasi impossibile capire chi dominava chi e chi era più gregario di chi. Come succede se si guarda alla struttura di un branco di lupi. Una coppia dominante, e tra gli altri membri del branco non si può definire esattamente chi è dominante e chi è gregario, in quanto magari A è dominante con B,B è dominante con C e C per qualche oscuro motivo è dominante con A. Sto semplificando molto lo so, e sono certa che se un esperto in etologia ed un esperto in dinamiche sociali umane leggono quello che scrivo troveranno più di un motivo per correggermi e approfondire. Ma come approssimazione può decisamente andare.
Perchè questo sproloquio?
Perchè è mia personale opinione che se la collaborazione uomo-cane ha funzionato così bene per così tanto tempo, è proprio perchè per il cane inserirsi nelle dinamiche umane era quasi automatico. Ha funzionato perchè noi e loro abbiamo la stessa struttura sociale. Siamo animali sociali dello stesso tipo. Posso anche continuare a trovare modi diversi per dire sempre la stessa cosa ma credo che il concetto si sia capito....
E cosa ci incastra tutto ciò con l'argomento del post? Bè, direi tutto.
Assodato che la struttura sociale insita in cane e uomo è simile, ora ditemi secondo voi come cresce un bambino completamente isolato dalla sua famiglia. Se ben ricordo una delle punizioni di quando ero piccola era "vai in camera tua e resta li finchè non decido che puoi uscire. Da sola!!"
E per qualunque bambino questa è decisamente una punizione. Viene isolato dalla famiglia.
Un bambino che fin dalla più tenera infanzia viene isolato, tenuto fuori dalla vita familiare con brevi contatti ogni tanto con questo o quel membro della famiglia, secondo voi cresce sano e felice?
No?
E allora perchè pensate che un cucciolo trattato nello stesso modo debba crescere felice?

Se proprio volete tenere il cane in giardino, allora prendete tre o quattro cani, in modo che possano formarsi una loro struttura di branco e non si sentano isolati. Dopodichè sarete VOI quelli al di fuori del branco, ma non lamentatevi.
Per quanto possa essere grande e bello il giardino, il cane sarà sempre e comunque più felice se può entrare in casa. Senza contare che per quanto possiate mettere box o cucce fuori per lui, subirà il caldo estivo e il freddo invernale senza protezioni. E a chi mi dice "Ma perchè il lupo ha il riscaldamento? Il cane fin dalle sue origini non viveva mica in casa con termosifoni o altro..." Rispondo Ma perchè l'uomo primitivo aveva il riscaldamento? Nel medio evo avevano l'aria condizionata? Se è questo il concetto che guida le tue scelte, allora vendi la casa e vai a vivere in una caverna, e non lamentarti quando poi l'inverno devi sopportarti il sottozero e l'estate il sole picchia e patisci il caldo.
Il progresso ci ha portato indubbi benefici e ci ha reso la vita decisamente più comoda, ci permette di nutrirci nel modo più giusto e la nostra vita media si è allungata enormemente. Perchè vogliamo privare i nostri amici cani dei benefici di cui noi godiamo e a cui non vogliamo certo rinunciare?
Fatevi una semplice domanda.. perchè è così difficile abituare il cucciolo a stare fuori da solo, a non piangere e a non grattare alla porta, se quello è il modo migliore e più piacevole per lui di vivere?

Il cane che vive in giardino molto spesso resta quanto più vicino può alla porta di casa.
Il giardino in realtà se lo gode molto di più il cane che vive in casa, che quando la mattina gli aprite la porta esce fuori e si fa una corsa attorno al giardino, per poi tornare in casa. E poi magari uscire di nuovo salvo poi esser li dopo cinque minuti a bussare alla porta per rientrare.
Io ho vissuto per sei mesi a Collerosso, un posto magnifico in quel di Calci in provincia di Pisa. Una casa inerpicata sui monti pisani, circondata da uliveti e bosco. Lontana da strade e pericoli. Quando aprivo la porta tutti e tre i cani si precipitavano fuori, correvano felici, andavano ad abbaiare nel bosco e potevano scorrazzare quanto volevano. Però non vivevano fuori. Correvano, giocavano e dopo 20 minuti erano alla porta e volevano rientrare.
La loro felicità, il momento in cui davvero si davano a pazze e sfrenate corse e giochi era però quando anche io uscivo con loro per la nostra passeggiata lungo i sentieri sulla costa del monte. Allora potevano correre per ore senza pausa. Ma se io ero incasa, loro volevano rientrare dopo un pò, poi uscivano di nuovo magari e poi rientravano, facendomi un sacco di feste e stando dove stavo io.
Prima di Collerosso sono stata in una casa con un giardino grande, a balze, la strada girava intorno alla casa e il divertimento sommo di Ginny era di aspettare sul davanti del giardino che passasse un apino o un motorino, per fare una sonora abbaiata e poi schizzare attraverso il giardino, saltando da una balza all'altra in modo da precedere l'arrivo del mezzo e abbaiare di nuovo quando passava sul tratto di strada dietro al giardino.Per entrare incasa c'era una scala esterna, in metallo, a vista. Uno dei suoi posti preferiti era in cima alla scala, seduta su un gradino (si sedeva come mi sarei seduta io, il posteriore su uno scalino e le zampe appoggiate al gradino di sotto), in modo da avere la visuale sulla strada e poter scattare all'arrivo di un motorino (il che capitava forse tre volte nella giornata....). Purchè la porta fosse aperta, in modo da poter rientrare ogni tanto, starsene accucciata con me e poi dopo un pò uscire di nuovo; se la porta era chiusa lei stava in casa. La facevo uscire, lei stava dieci minuti seduta al suo posto e poi abbaiava per farsi aprire la porta e rientrare.
Spock no. Spock esce se io esco se no sta in casa. Giusto a collerosso si è lasciato un pò andare, ed usciva con gli altri da solo, faceva le sue girate e poi tornava da me. Quello che più di tutti ama stare fuori è Schedir. Seduto anche lui sui gradini davanti casa o sul terrazzino davanti ai gradini. Soprattutto quando pioveva. A Collerosso ci stava a volte anche un ora, allontanandosi raramente per fare una giratina verso il bosco e poi tornare. E poi anche lui bussava per rientrare, e restare sdraiato ai miei piedi.
La casa dove sto adesso, da poco meno di un mese, è in mezzo al paese di Uliveto Terme, sempre in quel di Pisa, ai piedi dei monti pisani. Ha un giardino piccoletto, isolato, a confine con altri giardini o dove non ci sono giardini c'è un alto muro, con solo il cancello che da sulla strada. Quando sto in casa lascio la porta aperta, in modo che i cani possano uscire quando vogliono. E infatti non escono. Ogni tanto Ginny va a vedere dal cancello se c'è qualcosa di interessante, e poi torna. Mi auguro che col passare del tempo si adattino di più e si godano di più il giardinetto, per quanto meno interessante dei boschi di Collerosso....
Tutti i cani che ho avuto hanno avuto comportamenti simili. Si, se c'è spazio, se c'è svago (un oliveto abitato da animaletti quali volpi e qualche volta un cinghiale, lucertole e varia altra fauna), odori da seguire, qualcosa a cui abbaiare, allora i cani escono, stanno fuori, e poi rientrano. Alcuni non uscivano se noi stavamo incasa, altri più indipendenti le loro girate se le facevano, ma poi sempre in casa volevano rientrare. Nella famiglia. Con noi.
Visto che di cani non ne ho avuto uno, ma qualcuno di più, le conclusioni non possono che essere ovvie. O io ho per caso avuto solo cani molto particolari, e quelli normali che vogliono vivere da soli in giardino non mi sono toccati , oppure ai cani non piace vivere sempre fuori, al di fuori della famiglia.
Io trovo un pò difficile credere ad un caso che si verifica sempre uguale più e più volte....

Se davvero volete un cane considerate che sarà un membro effettivo della famiglia, che ha diritto a vivere all'interno della stessa e di non essere isolato.
Se prendete un cane entrate nell'ordine di idee che non prendete un oggetto, un qualcosa che deve adornare la vostra proprietà, che deve essere come voi volete per non darvi fastidio.
Il cane perde il pelo, si sporca le zampe se il giardino è fangoso e lascia le impronte in casa (così come voi vi sporcate le scarpe se camminate nel fango....). Quando è cucciolo vi rosicchierà le gambe delle sedie, e magari giocherà col cuscino della poltrona bucandolo.
E' vivo.
E' vivace.
Vi ama e ha bisogno del vostro affetto. Per ogni danno, per ogni fastidio che vi darà , ci saranno mille gioie e mille momenti deliziosi che vi donerà. Merita il vostro rispetto in quanto essere vivente con una sua personalitò e sue esigenze.
Se non volete i fastidi non prendete un cane.